Diritto del Lavoro


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 20615 - pubb. 13/10/2018

Nel rito del lavoro l’indeterminatezza del petitum e della causa petendi rende l’atto introduttivo nullo in modo insanabile

Tribunale Milano, 20 Marzo 2018. Est. Giulia Dossi.


Rito del lavoro – Ricorso – Diritto di difesa – Indeterminatezza petitum e causa petendi – Nullità

Rito del lavoro – Ricorso – Indeterminatezza petitum e causa petendi – Nullità – Insanabilità – Rinnovazione o integrazione del ricorso – Inapplicabilità

Rito del lavoro – Ricorso – Giusto processo – Oralità, concentrazione ed immediatezza – Ragionevole durata



Nel rito del lavoro, il ricorso è affetto da nullità insanabile qualora l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto posti a fondamento delle domande risulti carente e contraddittoria, così da integrare indeterminatezza del petitum e della causa petendi pregiudicando, di conseguenza, il diritto di difesa delle parti convenute e precludendo al giudice l’esame del merito della controversia, ponendolo nell’impossibilità di comprendere linearmente l’oggetto del contendere e di esercitare correttamente i suoi poteri istruttori. (Fabrizio Botta) (riproduzione riservata)

Nel rito del lavoro, l’indeterminatezza del petitum e della causa petendi non può essere sanata attraverso il meccanismo della rinnovazione o integrazione del ricorso ex art. 164, comma 5, c.p.c. (Fabrizio Botta) (riproduzione riservata)

Nel rito del lavoro, al fine del perseguimento del principio della ragionevole durata del processo e dei principi di oralità, concentrazione e immediatezza, gli elementi di fatto e di diritto posti a base delle diverse domande e/o istanze dell’attore e del convenuto devono essere compiutamente contenuti nei rispettivi atti introduttivi. (Fabrizio Botta) (riproduzione riservata)


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