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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 8184 - pubb. 05/12/2012.

Fallimento, mancato reperimento di beni risultanti dalle scritture contabili e bancarotta fraudolenta


Tribunale di Lamezia Terme, 02 Ottobre 2012. Est. Spadaro.

Bancarotta Fraudolenta – Accertamento della distrazione – Comportamento dell’imprenditore – Rilevanza – Sussiste.


In tema di bancarotta fraudolenta, una volta accertato che l’imprenditore ha avuto nella sua disponibilità determinati beni, nel caso in cui egli non renda conto del loro mancato reperimento, né sappia giustificarne la destinazione per effettive necessità dell’impresa, si deve dedurre che gli stessi siano stati dolosamente distratti; ciò in quanto il fallito ha l’obbligo giuridico di fornire dimostrazione della destinazione dei beni acquisiti al suo patrimonio. L’imprenditore, dunque, se “autocertifica” la materiale e giuridica disponibilità di un coacervo di rimanenze di magazzino deve poter poi rispondere della loro destinazione, in caso di accertamento dell’AG. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)

Massimario, art. 86 l. fall.


Massimario, art. 87 l. fall.



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