Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 7592 - pubb. 23/07/2012

Concorrenza sleale, tutela cautelare atipica e carattere potenziale del pregiudizio in re ipsa

Tribunale Novara, 27 Febbraio 2012. Est. Simona Gambacorta.


Concorrenza sleale - Tutela cautelare atipica - Onere della prova - Quantificazione dello specifico danno di carattere patrimoniale - Non necessità - Carattere potenziale del pregiudizio in re ipsa.



In materia di concorrenza sleale, colui che invoca la tutela cautelare atipica non deve necessariamente quantificare e dimostrare uno specifico danno di carattere patrimoniale, in quanto il carattere potenziale del pregiudizio paventato è da ritenersi in re ipsa nel compimento di atti di concorrenza sleale vietati dalla legge o dal contratto idonei ad incidere non solo sugli aspetti meramente economici dell'impresa ma altresì su quei valori concorrenti, quali l'avviamento commerciale o l'immagine commerciale, non direttamente percepibili dai dati di bilancio e quindi sfuggenti ad una precisa ed immediata quantificazione. Del resto, lo stesso legislatore ha configurato la tutela contro gli atti di concorrenza sleale come tutela sostanzialmente inibitoria (articolo 2599 c.c.), in quanto per l'appunto finalizzata ad impedire il consolidarsi di danni che la illecita concorrenza lascia prevedere a livello potenziale. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)


Segnalazione del Dott. Bartolomeo Quatraro


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