Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26091 - pubb. 27/10/2021

Qualificazione del contratto mediante l’impiego del criterio di interpretazione volto a conservarne l’efficacia

Cassazione civile, sez. III, 15 Settembre 2021, n. 24901. Pres. Vivaldi. Est. Fiecconi.


Qualificazione del contratto - Applicazione del criterio di cui all’art. 1367 c.c. - Preservazione dell’idoneità del contratto a produrre effetti



Poiché il giudice del merito ha il dovere di aderire, tra le interpretazioni possibili, ad una lettura delle pattuizioni contrattuali che ne conservi l’attitudine a produrre effetti ex art. 1367 c.c., con il limite della impossibilità di procedere ad una interpretazione sostitutiva della volontà delle parti, dovendo in tal caso il giudice dichiarare la nullità del contratto o della clausola, deve essere cassata con rinvio la decisione di merito che ha dichiarato la nullità per impossibilità dell’oggetto di due contratti collegati (un patto di opzione di vendita ed un contratto di locazione di un bene immobile) perfezionati in un contesto negoziale in cui il bene oggetto dell’opzione non è pacificamente di proprietà dell’alienante-locatore sin dall’origine (essendo l’utilizzatore in base ad un contratto di leasing), senza che sia stata preliminarmente sperimentata l’opzione ermeneutica proclive a riconoscere la suscettibilità del congegno negoziale a realizzare in concreto l’effetto traslativo programmato dalle parti, tenendo conto che la vicenda negoziale è riconducibile allo schema della vendita di cosa altrui ex art. 1478 c.c. (Alessandro Pasquini) (riproduzione riservata)


Segnalazione dell’Avv. Alessandro Pasquini



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