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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 21564 - pubb. 30/04/2019.

Appalto privato, interessi sulle somme dovute e difetti dell'opera


Cassazione civile, sez. II, 27 Febbraio 2019, n. 5734. Est. Scarpa.

Appalto privato - Compenso dell'appaltatore - Momento dal quale decorrono gli interessi - Individuazione - Sussistenza di vizi - Richiesta di eliminazione di questi, nonché di risarcimento del danno per l'inesatto adempimento - Conseguenze - Decorrenza degli interessi ed incidenza del d.lgs. n. 231 del 2002 - Esclusione


In tema di appalto privato, il corrispettivo deve essere versato alle scadenze contrattuali ovvero, in difetto di pattuizione, quando l'opera sia accettata, sicché è da questo momento che decorrono per l'appaltatore gli interessi sulle somme dovutegli le quali, però, ove siano riscontrati difetti della detta opera legittimanti l'eccezione di inadempimento, sono inesigibili finché questi non siano eliminati od il committente non opti per la riduzione dell'importo a lui spettante. Ne consegue che, qualora il medesimo committente rilevi l'esistenza di vizi e ne domandi l'eliminazione diretta da parte dell'appaltatore, oltre a richiedere il risarcimento del danno per l'inesatto adempimento, il credito di quest'ultimo per il corrispettivo permane, ma il mancato pagamento dell'appaltante non può ritenersi causa di debenza degli interessi, neppure ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. n. 231 del 2002, se non dalla data della sentenza per effetto della quale il credito diviene liquido ed esigibile. (massima ufficiale)

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