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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 14754 - pubb. 15/04/2016.

Giudizio di impugnazione del matrimonio e morte del coniuge in corso di processo


Tribunale di Milano, 01 Marzo 2016. Est. Buffone.

Patologie matrimoniali – Impugnazione del matrimonio – Per nullità ex artt. 86, 117 c.c. – Morte del coniuge che ha agito – Successione degli eredi – Art. 127 c.c. – Esclusione


In materia di impugnazione del matrimonio da parte del coniuge, la previsione di cui all’art. 127 c.c., che ammette eccezionalmente la trasmissione jure hereditatis del diritto d’azione, opera limitatamente ai casi in cui il giudizio caducatorio sia stato instaurato ex artt. 120 e 122 c.c.. ossia per difetto di volontà del nubendo, germinato da incapacità di intendere, di volere, da violenza o errore. Non opera, invece, per le impugnative ex art. 117 c.c. ove, ab origine, il titolare di un interesse attuale e rilevante, ha diritto d’azione jure proprio. Pertanto, se subentra la morte in corso di processo del coniuge che ha proposto azione ex art. 86 c.c., non si verifica una ipotesi di interruzione del processo bensì un caso di cessazione della materia del contendere. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)

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